Verso oltremare

Giovanni Anselmo

1984

Pietra di Luserna, cavo d’acciaio,
pittura acrilica su parete

325 x 151 x 450 cm

Collezione Castello di Rivoli,
Museo d’Arte Contemporanea,
Rivoli- Torino, 1987 (ma presente
nel Castello fin dalla mostra Ouverture,
inaugurata il 18 dicembre 1984)

 

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1984
  • 1984
      Feb 14

    1984 Feb 14 - New York, Marian Goodman Gallery

    Giovanni Anselmo, New York, Marian Goodman Gallery, 14 febbraio – 9 marzo 1984 (esemplare in deposito presso privato)

    Foto Bill Jacobson

  • 1984
      May 3

    1984 May 3 - Giovanni Anselmo

    Giovanni Anselmo, Anversa, Galerie Micheline Szwajcer, 3 maggio – 3 giugno 1984 (esemplare in Collezione IAC)

    Foto Courtesy Galerie Micheline Szwajcer, Anversa

  • 1984
      Jun 12

    1984 Jun 12 - Anselmo, Kounellis, Mario Merz…

    Anselmo, Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Paolini, Penone, Zorio, Torino, Galleria Christian Stein, dal 12 giugno 1984 (esemplare non identificato)

    Foto Paolo Mussat Sartor

  • 1984
      Dec 18

    1984 Dec 18 - Ouverture

    Ouverture, Rivoli-Torino, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, 18 dicembre 1984 – 15 giugno 1985, a cura di R. Fuchs (esemplare Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea)

    Foto Paolo Mussat Sartor

  • 1984
      Dec 19

    1984 Dec 19 - Ouverture

    Ouverture, Rivoli-Torino, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, 18 dicembre 1984 – 15 giugno 1985, a cura di R. Fuchs (esemplare Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea)

    In contemporanea all’allestimento di Ouverture, Anselmo segue l’allestimento di Grigi che si alleggeriscono verso oltremare per la sala personale della mostra Anselmo, Long, Kirkeby, Rivoli-Torino, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, 19 dicembre 1984 – 1 marzo 1985

  • 1988
      Mar

    1988 Mar - Giovanni Anselmo

    A. Lugli, Giovanni Anselmo, in “Vogue Italia”, n. 22, marzo 1988

    L’oltre di Anselmo è paradossalmente di grande inconsistenza e insieme di grande fermezza. Verso oltremare è uno dei luoghi frequentati dalle sue pietre a punta che indicano la direzione. C’è sempre un oltremare in qualsiasi direzione si guardi, anzi un oltre-terra, terra e mare si scavalcano infinitamente. Così si può andare seguendo l’essenza del concetto di direzione e non una direzione toponomastica. Non si va in Cina o in Sud America, ma ad Est, l’Est di ogni luogo o a Sud, il Sud di ogni luogo. Tutto questo si riflette alla fine, singolarmente in uno spazio chiuso. Abbandonato lo studio (che non c’è) l’opera ricrea la sua geometria provvisoria (ma sempre verso il molto lontano) entro le pareti della straordinaria libertà immaginativa, che ricorda planimetrie planetarie, incroci di stelle con montagne, ma finalmente slega la direzione da un suo obiettivo preciso, che non si confonda con la fortezza da espugnare di una trigonometria cortomirante da ingegnere militare.

     

  • 1989
      May 07

    1989 May 07 - Entrare nell’opera

    B. Merz, Entrare nell’opera, in Giovanni Anselmo, catalogo della mostra (Modena, Galleria Civica Palazzina dei Giardini Pubblici, 7 maggio – 2 luglio 1989 / Lione, Musée d’Art Contemporain, 5 ottobre – 19 novembre 1989), Hopefulmonster, Firenze 1989, p. 15

    Il desiderio di scavalcare l’orizzonte si manifesta anche in Verso oltremare, 1984, dove la pietra di Luserna tende il suo equilibrio verso l’immagine della profondità, verso il blu oltremare, verso oltremare, oltre il punto di fuga.

     

  • 1994
       

    1994 - La Collezione

    G. Verzotti, in La Collezione, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Edizioni Charta, Milano 1994, p. 54 (in generale sull’oltremare e poi su Verso oltremare, esemplare Rivoli)

    Nel 1979 compare […] per la prima volta il tema dell’oltremare, definito con una linea retta di quel colore tracciata direttamente sulla parete. L’oltremare è la dimensione reale, l’aldilà del nostro mondo geografico, dalla quale secoli fa fu portato a noi il minerale da cui si ricava precisamente quel tipo di pigmento blu detto per questo “oltremare”. Nello stesso tempo, quel nome vale come idea stessa dell’altrove, una dimensione dove le nostre coordinate spazio-temporali, che cadono sotto l’esperienza sensoriale, vengono sostituite da altre, che possiamo esperire solo con un puro atto del pensiero […]. Dal 1982 il colore blu oltremare viene steso alla parete in forma di rettangolo, mentre al di sopra i “grigi alleggeriti” sembrano fluttuare […]. Dal 1984 Anselmo inizia il ciclo Verso oltremare di cui il Castello di Rivoli possiede un esemplare. Il granito non è più presentato in blocchi, ma in grandi lastre triangolari, dai contorni appena sbozzati. C’è qui un richiamo alle prime opere dell’artista, dette Direzione (1967-1968), grandi pietre triangolari poste a terra e recanti incastonata una bussola […]. La grande pietra di Verso oltremare è invece posta in posizione verticale, inclinata verso il muro e tenuta in equilibrio da un cavo d’acciaio. Anche qui la disposizione allude alla perdita di peso, annuncia la trasmutazione delle proprietà della materia, una volta che questa venga attratta “verso oltremare”. Il vertice del triangolo di pietra è rivolto al piccolo rettangolo di densa pittura blu stesa alla parete, questa figura metonimica dell’infinito, ma non lo tocca. Le due sostanze, e i due diversi universi che latamente simbolizzano, sono dati come non ancora commensurabili l’uno all’altro, perché appartengono al qui e ora dell’osservatore, al suo spazio-tempo, alla sua finitezza. L’installazione ci parla dell’energia insita nella materia, una forza che si esplica secondo un tempo per noi inattingibile, ma attiva ed effettuale, come l’artista ci indica, per via di immagini e intuizioni poetiche.

     

  • 1994
      Dec

    1994 Dec - Conservazione e restauro dell’arte contemporanea

    P. Salvi, Conservazione e restauro dell’arte contemporanea, in “Terzocchio”, Bologna, dicembre 1994, pp. 39-40

    […] sia l’intervento di restauro che la conservazione di molte opere contemporanee, quali ad esempio le installazioni, riuniscono due contrapposti intenti operativi: quello di “manutenzione”, teso ad allungare la vita dei costituenti dell’opera stessa, e quello di “surrogazione” dei medesimi – quando si ponga la necessità di un ripristino – con altri di identico materiale o, come indicano alcuni artisti, mediante materie differenti che possiedano analoghe caratteristiche fisiche e di lavorazione. Tra le opere schedate non mancano esempi di questo genere: in caso di frantumazione della lastra di pietra di Verso oltremare – evento possibile se la stessa non è spostata con adeguate cautele – G. Anselmo preferisce la sostituzione della lastra rotta piuttosto che la ricomposizione dei pezzi.

     

  • 1994
      Dec

    1994 Dec - Particolari visibili e invisibili lungo il sentiero verso oltremare

    G. Anselmo, in P. Bougelet, D.L. Bouyer, Giovanni Anselmo: Particolari visibili e invisibili lungo il sentiero verso oltremare, in “Sans Titre”, n. 29, dicembre 1994 – febbraio 1995, pp. 1-2 (in generale sul colore oltremare)

    Utilizzo questo colore che nel passato non esisteva in Europa; viene da molto lontano, da oltre i mari e per questo è stato chiamato “oltremare”; in realtà non ha nulla a che vedere con il colore del mare. Non ha nessun senso metafisico; non è come il blu di Klein. Esiste peraltro anche un oltremare verde. L’oltremare è per me un pezzo di Terra venuto verso di noi.

     

  • 1995
      June

    1995 June - La energía lírica. Entrevista con Giovanni Anselmo

    G. Anselmo, in X.A. Castro, La energía lírica. Entrevista con Giovanni Anselmo, in “Lapiz”, n. 113, giugno 1995, pp. 36-38 (in generale sul colore oltremare, trad. it. in M. Disch, a cura di, Giovanni Anselmo, ADV Publishing House, Lugano 1998)

    Ci troviamo sempre in una situazione di energia. Nel corso del mio lavoro, a un dato momento ho deciso di utilizzare il colore blu oltremare che in passato non esisteva in Europa e che è stato importato dall’Oriente o forse dall’America del Sud. Era un colore costituito da un aggregato di elementi chimici e minerali di un determinato tipo, che la gente cominciò a chiamare così perché era come un pezzo di Terra che da “oltre il mare” era giunto in Europa. E proprio per questo io non lo considero soltanto come colore, ma come un vero e proprio pezzo di Terra che ha attraversato il mare, giungendo fino a noi in Europa. Non lo uso perché è blu, bensì per orientare l’opera collocata in uno spazio chiuso, mettendola così in relazione con uno spazio esterno maggiore, orientandola appunto verso oltremare. Muovendoci sulla Terra, a un certo punto incontriamo sempre il mare, e più in là sempre un oltremare: un luogo che sta più in là a che ci circonda, in ogni punto e in ogni direzione. La mia utilizzazione dell’oltremare è legata al frammento di storia del passato insita in questo colore.

     

  • 1996
      Mar 23

    1996 Mar 23 - Conversation avec laitues…

    G. Anselmo, in H. Flinne, Conversation avec laitues…, in Al Dante, numero fuori serie “Arte Povera”, 23 marzo 1996, pp. 7-9 (sull’allestimento della mostra Lungo i sentieri verso oltremare, Nizza, Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain, 1996; trad. it. in M. Disch, a cura di, Giovanni Anselmo, ADV Publishing House, Lugano 1998)

    Talora utilizzo il colore blu oltremare. È un colore che è stato chiamato così perché ci è stato portato da lontano, da oltre il mare appunto. L’oltremare per me è un po’ come una bussola che permette di orientarci verso l’esterno, verso un oltre […]. Considero come un’opera unica quello che esporrò nelle tre sale del museo. All’interno di questa unità ci saranno interventi nuovi, affiancati da lavori più vecchi (le pietre sospese, la lattuga…). Ci sarà un sentiero di terra che collegherà le sale e le tracce di oltremare. Tutto ciò è inteso come una proposizione offerta allo spettatore, affinché possa muoversi in un certo modo attraverso l’opera e capirla.

     

  • 1999
       

    1999 - Allestimento della collezione permanente

    Allestimento della collezione permanente, Rivoli-Torino, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, 1999

     

    Foto Paolo Pellion

  • 2000
      Dec 06

    2000 Dec 06 - Arte povera in collezione

    G. Anselmo, in Arte povera in collezione, catalogo della mostra (Rivoli-Torino, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, 6 dicembre 2000 – 25 marzo 2001), a cura di I. Gianelli, con la collaborazione di M. Beccaria, G. Verzotti, Charta, Milano 2000, p. 112

    Il termine oltremare nasce da un suo indefinito luogo di origine, cioè come “un colore portato da oltremare”. Lo stimolo che può offrire non è solo visivo, ma anche mentale. Indica un luogo al di là delle pareti della galleria verso cui si muovono insieme le opere e lo spettatore. È comunque un luogo che c’è, perché dovunque tu vada, sempre esiste un oltremare più in là.

     

  • 2002
      Jun 7

    2002 Jun 7 - Condition report

    Condition report del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, redatto da Luisa Mensi.

    Lo stato di conservazione dell’opera è definito ottimo, si individua la presenza di mancanze e macchie sul supporto

  • 2002
      Aug 23

    2002 Aug 23 - Arte Povera: Art from Italy 1967-2002

    Arte Povera: Art from Italy 1967-2002, Sydney, Museum of Contemporary Art, 23 agosto – 11 novembre 2002, a cura di I. Gianelli, in collaborazione con J. Blackall, C. Christov-Bakargiev (esposto con lastra girata recto-verso)

    Foto Greg Weight

  • 2003
       

    2003 - Giovanni Anselmo

    M. Beccaria, Giovanni Anselmo, in Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. La residenza sabauda, la collezione, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, Umberto Allemandi, Torino 2003, p. 89

    Appartiene a questa serie Verso oltremare, 1984, formato da una grande lastra triangolare in pietra. Posizionata quasi verticalmente, la lastra è mantenuta in equilibrio grazie a un cavo d’acciaio, in modo che il vertice superiore tenda, senza toccarlo, a un piccolo rettangolo blu oltremare dipinto a parete. L’oltremare enunciato nel titolo è il nome che definisce il tono del colore utilizzato per l’intervento pittorico, così chiamato in riferimento all’origine del minerale, anticamente importato in Europa da oltremare e utilizzato per produrre il pigmento. L’artista indica una tensione verso un luogo non definito che coincide con il concetto di altrove.

  • 2004
      Jul 3

    2004 Jul 3 - L’élémentaire, le vital, l’énergie…

    L’élémentaire, le vital, l’énergie. Arte Povera in Castello, Vence, Château de Villeneuve, Fondation Émile Hughes, 3 luglio – 3 ottobre 2004, a cura di Z. Mirabdolbaghi

    Foto Courtesy Château de Villeneuve, Fondation Émile Hughes, Vence

  • 2007
      Apr 4

    2007 Apr 4 - Dalla terra alla luna…

    Dalla terra alla luna: metafore di viaggio. Parte I e II, Rivoli-Torino, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, 4 aprile – 26 agosto 2007, a cura di M. Beccaria

    Foto Paolo Pellion

  • 2007
      May 5

    2007 May 5 - Torino, 15 giugno 2006…

    Anselmo, in G. Anselmo, A. Viliani, Torino, 15 giugno 2006. In conversazione, in Giovanni Anselmo, catalogo della mostra (Bologna, Galleria d’Arte Moderna, 26 maggio – 27 agosto 2006), a cura di G. Maraniello, A. Viliani, Hopefulmonster, Torino 2007, pp. 221-222

    L’oltremare ho iniziato a utilizzarlo nel 1979, in una mostra collettiva al Castello Colonna di Genazzano, a cui partecipavano artisti dell’Arte Povera e della Transavanguardia […]. Io ho utilizzato questo colore come una materia, come un lembo di terra, come una bussola, più che come un colore in senso stretto. Il colore oltremare nell’antichità fu portato in Europa da lontano, da oltremare appunto… ed è per questa ragione che ha assunto questo nome. È una indicazione spaziale di un altrove che, intorno a noi, si trova in tutte le direzioni. Sulla Terra, infatti, qualunque direzione si scelga di percorrere, prima o poi comparirà sempre un oltremare. Collocare questo colore su una parete significa per me scegliere e indicare quella direzione, verso l’oltremare sulla parete e verso l’oltremare nello spazio esterno […]. Nella serie Verso oltremare il vertice di alcune lastre di pietra triangolari alte più di tre metri, appoggiate a terra e trattenute da un cappio, è rivolto, fino quasi a sfiorarlo, verso un rettangolo di oltremare dipinto a parete. La pietra, inclinata, letteralmente tende “verso l’oltremare” come colore e “verso l’oltremare” in senso spaziale.

  • 2011
      May 14

    2011 May 14 - Condition report

    Condition report del MAMM – Multimedia Art Museum Moscow, redatto da A. Korotkova

    Non si evidenziano cambiamenti rispetto al momento del condition report del 05/06/02

  • 2011
      May 16

    2011 May 16 - Arte Povera in Moscow

    Arte Povera in Moscow. Works from the collection of the Castello di Rivoli, Mosca, MAMM – Multimedia Art Museum Moscow, 16 maggio – 9 luglio 2011, a cura di E. Geuna, B. Merz

    Foto Courtesy MAMM – Multimedia Art Museum Mosco

  • 2011
      Jul 11

    2011 Jul 11 - Condition report

    Condition report del MAMM – Multimedia Art Museum Moscow, redatto da A. Korotkova

    Non si evidenziano cambiamenti rispetto al momento del condition report del 14/05/11

  • 2011
      Oct 25

    2011 Oct 25 - Arte Povera 1967-2011

    Arte Povera 1967-2011, Milano, La Triennale, 25 ottobre 2011 – 29 gennaio 2012, a cura di G. Celant (esposto con lastra girata recto-verso)

    Foto Rocco Mussat Sartor

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